FREMO
Freundeskreis Europäischer Modellbahner eV.
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25.10.2003 |
Circuito di allocazione della corrente, con tasti multipli.
È il più diffuso presso FREMO. Nello schema in basso
si vede il principio di funzionamento, nel caso di 3 regolatori ed
un tasto di emergenza. Si può prolungare a piacere lo schema
verso destra, per esempio nella FREMO usiamo anche 5 regolatori palmari,
oltre ai regolatori fissi dei posti di esercizio.
STOP BLU GRIGIO MARRONE
T T T
! ! !
! T ! !
!____ !____ !____ !_0
Sv_/ \____! \____/ \____/
!__0 \__a !__a !__a
! ! ! !
!____ !____ !____ !_0
Sh_/ \____! \____/ \____/
__0 \__b __b __b
Legenda:
a, b = le uscite in C.C. del singolo regolatore, dal circuito ad anello.
Sv = rotaia davanti - Sh = rotaia dietro
0 = contatto aperto - _/\ =collegamento elettrico
T = tasto - ! = accoppiamento meccanico
Nel disegno di esempio, è premuto e bloccato il tasto BLU.
Quindi entrambe le uscite del regolatore blu sono connesse con il
binario controllato da questa tastiera.
Se si volesse ora alimentarlo con il regolatore marrone, si preme il
tasto marrone, e contemporaneamente il tasto blu scatta su per l'azione
di una molla.
Consideriamo ora il flusso della corrente attraverso i tasti grigio
e blu, ed anche il tasto stop. Se si premono contemporaneamente due
tasti (per errata manovra), accade che il tasto montato più
a sinistra ha la priorità, ed il collegamento del tasto più
a destra viene inibito. In questo modo può accadere che non si
attribuisca il regolatore desiderato al binario, ma in ogni caso non
può accadere che siano collegati contemporaneamente due regolatori,
nè al binario nè tra di loro.
Gli effetti di tale manovra errata si manifestano spesso non solo in
questa scatola, dove vengono notati immediatamente, ma anche talvolta a
distanza, là dove è selezionato l'"altro"
regolatore.
I convogli là presenti continuano ad essere comandati da quel
regolatore, ma esso comanda anche la nostra sezione.
Il circuito ora descritto è inserito nelle scatole di allocazione
preparate dalla organizzazione della FREMO, ed è anche inserito
nei quadri comando di parecchi moduli con posto di esercizio.
Altri tipi di circuiti
Oltre di questo sistema a tasti multipli, esistono altri circuiti di allocazione.
Ne citiamo tre:
-
Interruttore rotante con indicazione del n° del regolatore
selezionato.
Difetto: durante la rotazione si nota una breve connessione dei
regolatori sbagliati al binario; la cosa può risolversi con
interruttori addizionali posti in cascata.
Questo metodo pone un limite fisso al numero di regolatori collegabili.
-
Cavetti a ponticello.
Si collegano i binari da alimentare tramite zoccoli nel quadro
ad itinerari, oppure in un appropriato pannello di allocazione, e
si connettono tramite ponticelli a doppia spina agli zoccoli dei
singoli regolatori che sono posti sul bordo pannello.
Svantaggio: disordine di cavi.
-
Spine codificate.
È una modifica del sistema precedente. Nel pannello di
allocazione ogni sezione di binario viene controllata attraverso uno
zoccolo multipolare. Due pin dello zoccolo vanno al binario da
controllare, mentre altre coppie di pin vanno ai singoli regolatori.
Quindi bisogna provvedere ogni regolatore di un numero sufficiente di
proprie spine, nelle quali i "pin dei binari" sono collegati
ai "pin di quel regolatore". La capsula della spina viene colorata
del colore associato a quel regolatore.
Svantaggio: vanno preparate molte spine, le quali non vanno confuse.
Permettono il collegamento tra i binari del modulo ed il
circuito FREMO ad anello.
Esse sono connesse al circuito ad anello tramite cavi a 16 poli e spine
Amphenol.
In ogni scatola è installato il circuito di allocazione
a tasti multipli sopra descritto. Per il collegamento ai binari esse sono dotate
di spine femmina da 4 mm, che vanno connesse alle spine femmina relative applicate sul
modulo tramite cavetti con spine maschio da entrambe le estremità.
In molti casi sono inserite nella stessa scatola gli zoccoli DIN allequali
connettere le spine dei regolatori.
Posizione e fissaggio
Le scatole di allocazione vanno fissate ai moduli relativi, tramite piccole
cagne (C-clamp).
La posizione esatta dipende da diversi criteri: visibilità della
tratta controllata dal luogo della scatola, pericolo di confusione con altre
scatole di allocazione per altri tratti di linea, posizione preferita
dell'operatore in quel determinato assemblaggio di moduli, possibilità
di connessione al circuito ad anello, ingombro sul varco minimo per più
operatori.
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