Eccomi, sono a che qui ... a rompere
Comincio da subito con la solita (e noiosa) presentazione
Un saluto a tutti gli appassionati di treni e ferrovie, reali e modello.
Sono Marco Fornaciari
Attualmete abito in collina in quel di Lesignano de'Bagni (PR), e qui non ci sono
ferrovie.
Ormai son 53, tutti passati anche per la passione di treni, in adoloscenza
ho anche praticato il modellismo navale dinamico, un rimorchiatore è
da terminare da almeno 37 anni, magari poi lo finirò.
Tornando ai treni: sono nato a fianco della linea Parma Suzzara della Società Veneta
in quel di Sorbolo (PR),e quasi certamente ho anche viaggiato sulle carrozze di legno
trainate dalle vaporiere, ero troppo giovane per ricordare, tra l'altro sono coetaneo delle DE424.
Tra gli anni 1973-1981, e soprattuto al tempo delle scuole superiori ho viaggiato su
tutti mezzi della SV: ADn500, ADn600, Cd300. Ed anche sui mezzi FSF della relazione
Parma Ferrara, quindi le mitiche littorine ALn 56 e simili (da bambino sedevo sul cofano motore),
ed i vari prototipi delle 668.
Più di una volta ho viaggiato "in cabina" ... cioè il rimorchio pilota della FSF aveva
solo una semicabina, e sull'altro lato normali sedili con finesta frontale, ed in ogni caso la porta della
cabina era sempre aperta.
Da questo deriva anche la preferenza per il castano, l'isabella, il verde lichene, il verde magnolia,
ecc., ovviamente anche i colori TEE e Treni Bandiera (che ho usato diverse volte sull'adriatica).
Le GC ... insuperabili, non sentivi le giunture delle rotaie, e soprattutto sempre pulite,
eccellente anche il servizio ristorante CIWL.
Poi le mitiche 668, non dimentichiamoci che senza quelle macchine, e le elettromotrici delle prime generazioni,
quasi certamente in Italia, oggi, ci sarabbero al massimo 3000 Km di ferrovie.
Altro che XMPR , Z, DP, Vivalto, ETR500, Minuetti.
Forse con il progetto 901 stiamo recuperando l'estestica, speriamo anche .... l'educazione!
ETR500 come in aereo, anche i rumori, e ... gli odori.
Poi le ALn773 e 883 del Verona Pisa e VV. Un baccano infinito sulle salite della Pontremolese, ed
un minimo rumore nelle discese, data la frequantazione, non mi era difficile viaggiare in 1° con
il biglietto di 2°, o era vuoto, o si stava peggio delle sardine in scatola.
Per ultimo le DE424 SV, le ho viste fare di tutto, cioè ... quello che riuscivano, anche in tripla,
ma in particolare farsi largo nella nebbia, a parte che prima di vederle le sentivi nel silenzio
della bassa padana.
Il primo ternino a molla l'ho avuto a 4 anni, un FAVERO, ho ancora qualche pezzo "elaborato" meglio
dire profondamnte maltrattato.
Il primo Lima elettrico a 10-11 anni, non ha avuto miglior sorte del primo, ma la meccanica funziona ancora.
Poi la prima locomotiva acquistata con i mie soldi a 14 anni: 646 Lima (ben circa 5000 Lire), seguita
poco dopo dalla 645.
A 18 anni il primo 428 semiaerodinamico Rivarossi segiuto dal 636.
Poi via di seguito.
Il primo, ed ultimo, plastico l'ho iniziato a 13 anni, da qualche parte ho anche una foto, smontato a 20
per esigenze di spazio.
Attualmente ho un discreta collezzione di modelli e di libri, sono abbonato a tutte e tre le riviste
attualmente stampate.
Il primo "Italmodel" è il 203, e di quegli anni ho anche alcune copie delle altre riviste che hanno "tentato"
l'uscita.
Però attualmente lo spazio a disposizione in casa è quasi nullo, quindi molto materiale è imballato o in altro luogo.
Ora che il lavoro mi ha lasciato un pò di tempo ho in lavorazione alcuni pannelli per un inizio di plastico modulare,
non so ancora dove li metterò, ma intanto ho iniziato.
Stò anche costruendo una DE424, dove stò sperimentando alcune soluzioi per locomotive piccole, poi si vedrà.
Il mondo F.R.E.M.O. lo conosco da un pò, ma allo stato non sono in grado di praticarlo: mi stò organizzando.
Essendo socio del SAFRE e avendo la necessità di restaurare/aggiornare il plastico modulare sociale stò e stiamo
valutando diverse possibilità. Anche da qui l'attuale maggiore interesse al mondo F.R.E.M.O..
Ora un pò di pubblicità.
Per mestiere mi occupo da 35 anni di automazione industriale elettrica ed elettronica, ed uso i sistemi digitali da
circa 29 anni. Attualmente ho un attività in proprio. Da sempre mi sono occupato di sistemi prototipo o specifici
per l'utente finale, dall'idea alla messa in produzione, in particolare nell'ultimo decennio mi occupo di impianti
di processo, alcuni prodotti che acquistate quotidianamente sono prodotti con impianti o/e stabilimenti automatizzati
implementando anche mie idee (per riservatezza non posso dire quali: sono tecnologie riservate).
Concludo questa tediosa presentazione, delle mie principali idee a riguardo del mondo dei treni, con un accenno alla modernità, giusto per chiarire il Marco pensiero.
Non esalto né l'analogico né il digitale, allo stato attuale delle tecnologie serviranno ancora entrambi per diverso
tempo, anche se prevedo (e preferirei) un digitale di tipo diverso, nell'areomodellismo è già applicato.
Questo in quanto, come già detto non a caso, li uso quotidiamente tutti e tre per mestiere, nel modellismo le tecnologie
sono esattamente le stesse.
Magari per li digitale rimandiamo ad altra sede la discussione, gli amanti del digitale, hanno dalla loro parte il fatto di
essere moderni. Nessuno me ne voglia, .. faccio un pò di ironia (che è anche realtà), ma già nel lavoro ho clienti che hanno messo
il digitale anche alla luce della toilette, e poi si lamentano che l'hanno fatta al buio.
Saluti Marco